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Fermitutti
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150 volontari e 74 ambulanze provenienti da tutta la Liguria si sono dati appuntamento il 3 aprile a Genova in occasione di FERMI TUTTI! la manifestazione nazionale dei volontari ANPAS e Confederazione delle Misericordie d’Italia per informare i cittadini e sollecitare un intervento delle istituzioni sui sempre più numerosi vincoli che stanno soffocando l’operato delle associazioni di volontariato.

In parallelo alla manifestazione svoltasi a Roma in Piazza Monte Citorio, in cui si sono toccate tematiche valide su tutto il territorio nazionale, come ANPAS Liguria abbiamo voluto portare all’attenzione della Regione Liguria le problematiche specifiche delle Pubbliche Assistenze della nostra regione, cercando – ed ottenendo – un incontro con l’Assessore alla Salute Claudio Montaldo e l’Assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita.

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La delegazione di Anpas Liguria,  Presidenti e Volontari delle Pubbliche Assistenze presenti ha consegnato a Montaldo un documento in cui si chiede alla Regione di intervenire nello specifico per:

  • il rinnovo dell’Accordo Quadro per il soccorso e trasporto sanitario tramite l’immediata convocazione del Tavolo Regionale alla presenza dell’Assessore alla Salute: fermo ormai dal 2010, vede il prossimo 30 giugno la scadenza dell’ennesima proroga;
  • la formulazione chiara e definita dei servizi che il SSR riconosce nell’ambito delle proprie funzioni: l’attuale normativa, aperta a soggettive interpretazioni, crea disparità di trattamento tra i cittadini che, in molti casi, si sono visti negare il servizio di trasporto in convenzione e, quindi, il diritto di curarsi se non a proprie spese;
  • la definizione dei criteri di accreditamento dei soggetti ammessi a svolgere i servizi di soccorso e trasporto sanitario: bisogna impedire il proliferare di associazioni che nulla hanno a che vedere con i valori del volontariato e che spesso nascondono finalità prettamente commerciali e in taluni casi la possibilità di infiltrazioni a carattere malavitoso;
  • il riconoscimento del conguaglio dei rimborsi per le Associazioni sulla base dell’indice ISTAT dell’inflazione programmata per gli anni 2011, 2012, 2013 già previsto nell’accordo quadro;
  • Il riconoscimento di Anpas Liguria e delle Pubbliche Assistenze come soggetti partecipi del sistema di Protezione Civile della Regione Liguria: pur avendo partecipato in questi anni a tutti gli interventi di soccorso nelle calamità che hanno colpito il nostro Paese, a livello Regionale ancora non siamo mai stati ufficialmente inseriti nel Sistema di Protezione Civile Regionale;
  • rifinanziamento della Legge Regionale n.5/2006 che annualmente stanziava fondi a sostegno degli interventi di ristrutturazione e messa a norma delle sedi delle Pubbliche Assistenze: non  più finanziata dal 2010;
  • la totale esenzione del pagamento dell’IRAP: versata attualmente in misura ridotta, chiediamo venga concessa l’esenzione totale come già avviene in Lombardia e Puglia.

Abbiamo inoltre richiesto che la Regione Liguria si faccia parte attiva verso il Governo e il Ministero dei Trasporti  affinché si apportino le modifiche necessarie al Codice della Strada per garantire:

  • la continuità dell’esenzione del pedaggio autostradale: recentemente disdetta dalla società Autostrade per l’Italia;
  • l’innalzamento della portata delle ambulanze da 3.500 a 4.000 kg per la conduzione con patente B;
  • la possibilità di immatricolare come veicolo speciale per trasporto sanitario mezzi diversi dall’ambulanza (come già avviene per CRI);
  • l’introduzione della patente di servizio per gli autisti soccorritori;
  • il trasporto dei familiari del paziente su mezzi di soccorso (ambulanze e automediche).
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La manifestazione è senza dubbio servita a richiamare l’attenzione delle istituzioni regionali sui temi sollevati, che sembravano da qualche tempo dimenticati in un cassetto, in attesa che le Corte di Giustizia Europea prima e il Consiglio di Stato poi, si esprimessero sui ricorsi pendenti sul vigente sistema convenzionale.
L’acquisizione fondamentale è stata rappresentata certamente dal percorso iniziato le settimane successive che ha portato il 10 luglio all’approvazione della L.R. 16/2014.
La norma, modificando la L.R. 41/2006 (piano sanitario regionale) integra a pieno titolo nel Sistema Sanitario Regionale le associazioni di volontariato e la C.R.I.
Enuncia inoltre una serie di principi generali che la giunta dovrà successivamente tradurre in elementi più concreti e dettagliati circa i requisiti che le associazioni debbono possedere per svolgere questo delicato servizio, introducendo anche il concetto di pianificazione territoriale delle risorse a disposizione del sistema.
L’insieme di questi aspetti si pone, tra gli altri, l’obiettivo di bloccare il proliferare di associazioni di volontariato - o presunte tali - che intendono operare in tale ambito in modo improvvisato, disorganizzato, al di fuori delle regole a discapito della qualità del servizio e della salute dei cittadini.
Un altro aspetto fondamentale che la norma tratta sono le tipologie di servizi che il S.S.R. Ligure, anche estendendo i principi dei L.E.A nazionali, intende assicurare ai cittadini liguri, superando in parte le restrizioni scaturite a seguito della D.G.R. 583/2012 sul principio di non deambulabilità assoluta, quale criterio dirimente per la concessione o meno del servizio di trasporto sanitario a carico del S.S.R.
A questo primo passaggio, sempre attraverso un percorso partecipato e condiviso, si è giunti il 26 novembre alla pubblicazione della D.G.R. 1385/2014 che per l’appunto ha individuato i requisiti strutturali, tecnici ed organizzativi delle associazioni per poter essere ammesse al sistema del soccorso sanitario territoriale ed al conseguente avvio dell’iter che nel corso del 2015 dovrà portare alla redazione dell’elenco dei soggetti autorizzati.

Non altrettanto significativi risultati si sono ottenuti circa l’intervento in sede nazionale, per il tramite della Regione Liguria, sia per quanto concerne una legge nazionale che riconosca l’apporto del volontariato all’attività del SSN e ne permetta la partecipazione, sia per le urgenti modifiche al vigente codice della strada.

Rispetto al primo tema infatti nessun passo avanti è stato fatto, mentre sul secondo l’unico risultato concreto sino ad ora è stato rappresentato da un lettera inviata all’allora Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi da parte del Vice Presidente e Assessore alla Salute, dell’Assessore al Bilancio e dell’Assessore alle infrastrutture e Protezione Civile affinché sia riconosciuto al pari della C.R.I. l’esenzione permanente dal pedaggio autostradale e l’individuazione, nelle more delle modifiche del codice della strada, di una soluzione ponte senza ulteriori aggravi a carico delle Associazioni.

Purtroppo ad oggi dobbiamo riscontrare come anche questo appello sia caduto nel vuoto.