L’attuale situazione che si
sta verificando da settimane in Liguria e, in particolare, nell’area
metropolitana di Genova sta mettendo in ginocchio tutto il sistema del soccorso
e soprattutto del trasporto sanitario.
“Le pubbliche assistenze– afferma Lorenzo Risso, presidente
regionale Anpas – sono praticamente
impossibilitate a rispettare gli orari dei trasporti programmati per le visite
ambulatoriali, dialisi, terapie oncologiche. Le conseguenze sono disastrose su
più livelli: in primis per la salute dei nostri pazienti che debbono rinunciare
alle terapie, ma anche per quanto riguarda la gestione degli appuntamenti a
livello ospedaliero e per l’organizzazione interna delle nostre associazioni.”
Il disagio si ripercuote
ovviamente anche a livello personale sia, come detto, sui pazienti ma anche sui
volontari che, ricordiamo, compongono la maggioranza del personale di cui Anpas
e le pubbliche assistenze si avvalgono per questo tipo di trasporti: “stiamo avendo anche parecchie defezioni da
parte dei nostri volontari. Ognuno di loro dedica il proprio tempo libero
all’associazione e, col rischio di restare imbottigliati a lungo nel traffico,
diventa difficile per loro rispettare i propri orari di lavoro o rientrare da
esso in tempi utili alla copertura dei servizi.”
Anche per quanto riguarda i
servizi di urgenza questa situazione influisce in maniera pericolosa
sull’intervento delle nostre squadre “le
pubbliche assistenze liguri hanno sempre dimostrato di essere tra le più
virtuose d’Italia per quanto riguarda il tempo che intercorre tra la chiamata
al 112 e l’arrivo sul target. Le condizioni del traffico di queste settimane
stanno ovviamente determinando grosse difficoltà su questo aspetto, in
condizioni in cui anche un minuto in più o in meno può essere determinante per
la vita di un paziente”.