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70 mi dà tanto!

70 MI DA TANTO! (Sintesi del progetto)

Descrizione del progetto

Il progetto si articola in due principali linee di attività. Da un lato la prosecuzione e lo sviluppo dei servizi di trasporto assistito e di domiciliarità leggera già sperimentati e avviati durante la pandemia (consegna alimenti e farmaci, altri supporti domestici) e dall’altro l’avvio di nuove attività di socializzazione, scambio e confronto, unitamente a percorsi di formazione e digitalizzazione per gli over 70, che danno vita a piccole comunità formate da giovani ed anziani, accomunati dalla consapevolezza di quanto essere arricchente il rapporto intergenerazionale.

Descrizione del contesto di intervento

I principali elementi di contesto su cui si è sviluppata l’analisi sono i seguenti:

·         altissima presenza di persone anziane e progressivo invecchiamento della popolazione (età media di 49 anni in linea con quella ligure e notevolmente più elevata della media italiana, pari a circa 45 anni);

·         forti problemi di viabilità e mobilità, ulteriormente aggravati dai gravi danni subiti negli ultimi anni da sistema infrastrutturale viario e dalle sempre più frequenti crisi ed emergenze causate da eventi di natura climatica e sanitaria;

·         scarsa presenza di servizi di prossimità soprattutto sulle aree periferiche e collinari

·         continuo e progressivo abbandono delle attività legate al territorio delle zone interne, con una rilevante riduzione degli abitanti, ma anche dei servizi primari, in tali zone.

 

Ai punti sopra elencati si aggiunge una conformazione territoriale molto varia con presenza di forti pendii nell’entroterra. Il contesto attuativo del progetto comprende infatti le valli interne dell’area urbana genovese di levante (San Desiderio, Bavari) e l’entroterra di Arenzano e Cogoleto (Sciarborasca) e la caratteristica saliente di queste aree, nonostante il vicino affaccio al mare, è quella di essere in gran parte collinari e montuose.

La struttura demografica della Città Metropolitana di Genova e analogamente della ASL 3 Genovese, già caratterizzata da indici di vecchiaia molto elevati, evolva verso un ulteriore impoverimento ed invecchiamento della popolazione. La perdita della popolazione è in aumento da decenni e lo stesso può dirsi dell’età media e della quota di anziani e molto anziani sul totale della popolazione. Tutti gli indicatori segnalano un ulteriore e grave peggioramento del rapporto percentuale tra giovani e anziani negli ultimi 2/3 anni. L’indice di vecchiaia (rapporto tra gli over 65 e gli under 15) si attesta oltre il 263. Il raffronto con gli anni precedenti conferma l’ulteriore calo percentuale di persone tra 0 e 14 anni che arrivano all’11 % nel 2020 (il dato italiano è del 13%). Stabile la percentuale di abitanti tra 15 e 64 anni (poco sopra il 60 %, con una media italiana del 64%). Continua invece l’aumento degli over 65 che arrivano a oltre 29 % della popolazione (Italia al 23,1%). In aumento anche l’età media che supera i 49 anni. Per fare un raffronto, l’età media italiana è di 45,7 anni. Un dato dovuto soprattutto al saldo negativo tra nascite e morti, con un tasso di mortalità quasi triplo rispetto a quello di natalità.

Gli aspetti di composizione della popolazione evidenziano un tasso di invecchiamento più alto nelle aree interne più impervie ed isolate in cui si registra una tendenza allo spopolamento e dove è sempre più alta tra i residenti la quota di anziani soli.

L’indice di dipendenza degli anziani, ossia il rapporto percentuale tra anziani in età non attiva (oltre 64 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni), nel 2020 è superiore al 48 %. (Italia 37%). Indici di vecchiaia e dipendenza sono due tra i criteri di valutazione più efficaci e significativi nel misurare la fragilità anagrafica della popolazione di un territorio e i dati genovesi, storicamente tra i peggiori nel mondo sono in progressivo ulteriore peggioramento da decenni. E’ facile comprendere le implicazioni a livello sanitario e sociosanitario di dati così significativi e la rilevanza che assumono determinati servizi in un territorio così socialmente fragile.

Circa il 60% dei servizi di soccorso sanitario riguarda persone comprese nella fascia d’età >65 anni e, tra questi, oltre il 40% % riguarda la fascia >75 anni, dove il dato anagrafico si sovrappone maggiormente a quello della solitudine.

E’ noto come molte patologie acute (che necessitano di un trattamento sanitario urgente) e gran parte delle patologie croniche (oggetto sia di interventi di soccorso, sia di interventi di trasporto) siano tipiche delle fasce d’età più elevate (basti pensare all’incidenza di patologie neurologiche, cardiocircolatorie o neoplastiche nella popolazione anziana, nonché all’elevatissima frequenza di traumi, spesso legati ad incidenti domestici o a cadute accidentali); inoltre gli anziani che vivono da soli, con problemi di limitata autosufficienza, sono spesso costretti a rivolgersi al 118 anche in caso di patologie lievi (ad esempio sindromi influenzali, banali infezioni, ecc.) o ai servizi di trasporto assistito (organizzati singolarmente dalle Pubbliche assistenze) per essere trasportati presso nosocomi, centri ambulatoriali, e altre strutture a carattere assistenziale/sanitario.

            A tutto ciò si aggiunge il fatto che, per ragioni di bilancio, gli enti locali e le strutture della sanità pubblica (come l’ASL 3) tendono sempre di più a delegare attività quali il trasporto assistito di anziani e di disabili motori e psichici al volontariato organizzato. In relazione alle problematiche rilevate nell’area di intervento del progetto i dati che le nostre sedi registrano costantemente, grazie ad un sistema di monitoraggio interno dei servizi erogati in risposta al bisogno, si riscontrano complessivamente i seguenti tassi medi di aumento della domanda nel biennio 2018/2019 (i dati relativi ai servizi erogati nel 2020 sono fortemente condizionati dalle attività urgenti e straordinarie che hanno coinvolto le associazioni durante l’emergenza sanitaria)

•          Emergenza sanitaria (sistema di soccorso integrato 118): + 14 %

•          Trasporto assistito ordinario (e trasporto emodializzati): + 10 %

Completiamo il quadro descritto con alcune note derivanti da analisi di dati quali-quantitativi che afferiscono a profili di carattere socio-economico e fanno emergere, infine, un problema particolarmente diffuso, la solitudine in cui vivono migliaia di persone, per lo più anziane. Secondo i dati Istat, quasi un anziano su 5 a Genova, non ha figli e quasi la metà dei nuclei familiari, composti da una sola persona, è costituito da anziani over 65 anni, per la maggior parte donne.

Accanto ai dati raccolti ed ai risultati delle indagini di cui ci si è avvalsi, il contesto di riferimento nel quale si inserisce il progetto è un contesto che ANPAS conosce e vive quotidianamente in virtù dei servizi e delle attività di sostegno che già eroga. L’esperienza dei servizi straordinari attivati durante l’emergenza, in parte in collaborazione con il Comune di Genova, ed in particolare la consegna di alimentari e farmaci agli anziani soli, ha ulteriormente accresciuto la conoscenza da parte dell’associazione di numerose situazioni di solitudine e fragilità, ed è proprio ad esse che il progetto intende fornire un prezioso ed ulteriore sostegno.

E' in questo quadro che si inseriscono le azioni previste dal progetto "70 mi da tanto", costruito per rispondere in modo più efficace e tempestivo ad esigenze essenziali della popolazione più fragile ed insieme per sviluppare e realizzare per le persone più sole attività nuove, stimolanti, tese a far loro riscoprire il valore della socialità e dello scambio.

Nel dettaglio si prevede un aumento qualitativo e quantitativo dei servizi di trasporto assistito e di ripristino dei servizi domiciliarità leggera, in modo da consentire alle PA coinvolte di raggiungere con servizi di consegna alimenti, farmaci e beni primari anche gli anziani che risiedono nelle aree più distanti e difficilmente accessibili.

Ma il vero punto di attenzione del progetto è la proposta alle persone più fragili e con minori sostegni a livello sociale e familiare di partecipare attivamente a percorsi di socializzazione e scambio con i volontari delle associazioni. Un percorso che prevede, nei casi in cui da parte dei destinatari si troverà la necessaria disponibilità, uno scambio generazionale dove l'anziano invita il giovane alla lettura di libri, o giornali e riviste, cartacei, che hanno avuto per loro un particolare significato, o che ritengono, per ragioni che spiegheranno, particolarmente meritevoli di attenzione da parte dei più giovani. I giovani "volontari digitali" delle associazioni di progetto saranno invece portatori di un messaggio positivo circa le possibilità ed opportunità che offrono anche alla popolazione anziana le nuove e più moderne tecnologie e gli strumenti informatici con i quali poter in futuro gestire autonomamente eventuali loro esigenze o, in coerenza con l'impianto progettuale, entrare in contatto, anche video, con altre persone.

Il percorso, ad alto valore formativo, si sviluppa in una serie di incontri e laboratori e conduce alla creazione di prodotti finali che confluiscono in una biblioteca fisica e virtuale, il più possibile interattiva, così da poter contare, anche dopo la conclusione del percorso, su luoghi di incontro, scambio e aggregazione, per lo più in presenza, se e quando possibile, ma, all'occorrenza, attraverso i canali web e social che lo consentono.

Obiettivi generali e specifici del progetto

·         Offrire agli over 70 a maggior rischio di isolamento sociale la possibilità di far parte di una comunità di persone ed un organizzazione dove poter socializzare ed avere accesso ad attività socio culturali e ricreative

·         Aprire spazi di ascolto e raccolta e analisi dei bisogni fortemente focalizzati sulle difficoltà e le esigenze delle persone over 70 che non dispongono di reti sociali e familiari e la cui condizione di isolamento, a seguito dell’emergenza sanitaria, si è ulteriormente aggravata

·         Fornire ai più bisognosi servizi di trasporto e accompagnamento, e di domiciliazione di spesa e farmaci

·         Costruire con destinatari e potenziali destinatari delle azioni percorsi di co progettazione di attività e servizi che possano durare nel tempo, ben oltre la durata dello specifico progetto

·         Consolidare il lavoro di rete con enti pubblici e soggetti del terzo settore (cooperative sociali, ODV)

·         Sviluppare percorsi formativi che consentano agli over 70 di conoscere meglio e saper utilizzare in autonomia le moderne tecnologie e gli strumenti base per la socializzazione a distanza

·         Assicurare la salute, il benessere e il sostegno all’inclusione sociale delle persone anziane con particolare riferimento ad over 70 che vivono in solitudine e/o in aree più svantaggiate nell’accesso ai servizi; 

·         Contrastare le solitudini involontarie e prevenire l’isolamento sociale della popolazione anziana;

·         Garantire più risposte a domicilio per gli anziani ed il loro contesto familiare (per es. attraverso la consegna di alimentari e farmaci, in risposta ai nuovi bisogni emersi a seguito dell’emergenza Covid 19;

·         Intercettare in maniera preventiva situazioni di rischio e di bisogno primario;

·         Valorizzare il lavoro di rete tra le sedi ANPAS e altri soggetti del sistema di sostegno e condividere le buone pratiche territoriali sviluppate prima e durante l’emergenza Covid;

·         Favorire la condivisione delle conoscenze fra giovani e anziani, con particolare riferimento alle esperienze ed al ruolo del Servizio Civile Universale in tali attività e servizi ed ai percorsi di formazione digitale degli anziani.

Sedi di progetto

Il progetto si realizza prevalentemente nel territorio della città metropolitana di Genova, e più specificamente nei quartieri di Borgoratti, Apparizione, San Desiderio e Bavari e nel Comune di Cogoleto.

 

Le sedi di progetto e le associazioni partner sono state individuate secondo i seguenti criteri:

• esperienza in progetti ed attività rivolte ad anziani in difficoltà;

• radicamento territoriale in aree caratterizzate da una maggior presenza di forme di disagio e solitudine di anziani over 70

• esperienza in attività coerenti con le finalità del bando e con la presente idea progettuale;

• partecipazione a progetti e servizi analoghi o affini;

• presenza di volontari in servizio civile universale e di altri giovani volontari disponibili a partecipare alle attività di progetto.

Dettaglio delle diverse fasi del progetto

1.      Ricognizione e analisi dei bisogni, finalizzata ad una migliore individuazione dei destinatari ed una successiva programmazione di servizi e attività il più possibile rispondente alle specifiche esigenze raccolte sui due territori interessati dal progetto. L’attività è svolta in stretto raccordo con il Municipio Levante, con il Comune di Genova e con il Comune di Cogoleto. Si terrà in particolare conto anche dei contatti già sviluppati con molti anziani durante i servizi di consegna alimenti e farmaci, erogati durante il periodo più grave della crisi sanitaria.

2.      Programmazione e realizzazione dei servizi di domiciliarità leggera (consegna beni primari e supporto per eventuali esigenze specifiche dei singoli destinatari

3.      Programmazione e realizzazione servizi di trasporto assistito

4.      Promozione delle attività di socializzazione e di scambio intergenerazionale presso le  sedi di progetto e coinvolgimento degli over 70

5.      Realizzazione incontri e raccolta proposte: co-progettazione eventuali ulteriori iniziative emerse dal confronto tra giovani volontari e anziani

6.      Realizzazione attività di scambio e confronto intergenerazionale sui temi della tecnologia e della cultura digitale

7.      Realizzazione e attività di scambio sul tema della lettura

8.      Co-progettazione e realizzazione corso di formazione finalizzato a fornire agli anziani

conoscenze e autonomia nell’utilizzo delle nuove tecnologie e dimestichezza con strumenti digitali e informatici, con attenzione particolare alle opportunità di socializzazione e compagnia offerte dalla rete: creazione di una chat e di altri strumenti di scambio e confronto a distanza

9.      Co-progettazione e realizzazione di una biblioteca cartacea ed informatica, di un contenitore fisico e virtuale (ad esempio un sito o un blog dedicato) che raccolga quanto emerso durante tutto l’arco del progetto

 

Sarà inoltre prevista un’attività di assistenza a distanza a cura dei giovani volontari “digitali” per supportare gli over 70 anche al di fuori di corsi e laboratori.

 

Si prevede un evento finale di presentazione dei risultati del progetto con la partecipazione di tutti i destinatari delle azioni nei due territori interessati e di tutti i giovani volontari coinvolti.

Modalità di valutazione dei risultati

Si utilizzeranno i modelli e gli strumenti ordinari di ANPAS per la valutazione ex ante, in itinere e finale dei progetti. Tali modelli si avvalgono di analisi multicriteria e di metodologie classiche nella valutazione di risultato e impatto della progettazione sociale (SROI ed altre metriche specifiche). Accanto ai macro indicatori individuati in questa fase di progettazione preliminare, saranno individuati ulteriori indicatori specifici tali da poter misurare e valutare l'andamento, i risultati e gli impatti del progetto nel suo insieme e per ciascuno dei percorsi formativi e lavorativi avviati, con particolare riguardo alla verifica delle competenze acquisite dai destinatari e degli strumenti forniti.

Destinatari

·         Utenti dei servizi di trasporto sanitario e socio sanitario ossia persone affette da patologie temporaneamente o permanentemente invalidanti (invalidità fisica, con capacità deambulatoria assente o fortemente limitata), totalmente o parzialmente non deambulanti, non in grado di utilizzare i comuni mezzi di trasporto e bisognose di recarsi in strutture sanitarie (in genere pubbliche o convenzionate) per prestazioni diagnostiche che in taluni casi necessita nel trasporto anche di assistenza da parte di operatori formati;

·         Persone over 70 con reti familiari e sociali deboli o assenti

Durata

1 anno (marzo 2022/febbraio2023)